La stampa 3D è considerata una vera e propria rivoluzione industriale della nostra epoca: essa ha infatti completamente cambiato il modo di pensare le fabbriche e di farle funzionare. Ma chi è stato l’inventore di questa straordinaria innovazione?
Chuck Hull nasce a Clifton nel Colorado da genitori americani e, dopo aver ottenuto un diploma in ingegneria fisica nel 1961 dall’Università del Colorado, inizia a lavorare come dipendente per la Ultraviolet Products, un’azienda che utilizzava la luce UV per mettere strati sottili di impiallacciature in plastica su tavoli e mobili.
Come altri suoi colleghi all’interno dell’industria, Chuck era frustrato dal fatto che la produzione di piccole parti in plastica per prototipare nuovi prodotti di design potesse richiedere fino a due mesi. Iniziò allora nel 1983 a pensare a un nuovo metodo di lavoro: anziché utilizzare la luce solo per indurire singoli strati sottili di polimeri fotosensibili, Hull accatastò migliaia di strati di plastica.
L’idea di Chuck Hull era quella di realizzare oggetti con strati di plastica, incisi da un blocco iniziale e fissati con le lampade a ultravioletti. Per fare questo si servì di un nuovo metodo per creare oggetti solidi da successivi strati induriti di polimero liquido fotosensibile colpito da luce ultravioletta: la sterelitografia. Il brevetto fu pubblicato l’11 marzo del 1986, aprendo così un nuovo mondo nel settore manufattoriero, che sino ad ora conosceva un solo modo di creare un oggetto: la sottrazione.
Con le stampanti 3D è arrivata una rivoluzione poiché qualsiasi cosa può potenzialmente essere creata, strato su strato.
Tuttavia, il percorso verso l’invenzione della stampa 3D non fu né veloce, né di facile realizzazione. Chuck Hull ci lavorò per molti mesi, con molti tentativi andati a vuoto e con parecchio impegno, dedicandosi con devozione alla propria idea di notte e durante i week end.
Quella di Hull è la storia di un imprenditore che ha saputo assumersi dei rischi, poiché, dato che la Ultraviolet Products non avrebbe potuto sostenere lo sviluppo della sua invenzione, l’ingegnere fondò una propria azienda, o meglio, la prima società di stampa tridimensionale: la 3DSystems, di cui Hull è tutt’ora Executive Vice President e Chief Technology Officer.
Furono inizialmente le grandi aziende ad avvicinarsi all’invenzione di Hull, in particolar modo fu il settore automobilistico a servirsene, e questo perché i vantaggi della stampante 3D permisero di ridurre di mesi lo sviluppo dei prototipi dei motori ad alte prestazioni per le auto di Formula 1 o per le leve e per i pulsanti delle comuni vetture di serie.
Nel corso del tempo l’enorme privilegio e possibilità che una stampante 3D può offrire, ossia generare oggetti mediante un processo non solo più efficiente e veloce, ma anche più economico, ha affascinato e messo le radici in campo medico e sanitario, nell’industria meccanica, nell’ambito del design e dell’architettura e molto altro ancora.
Grazie a Chuck Hull, quello delle stampanti 3D è uno dei mercati a maggiore potenziale di sviluppo dell’industria tecnologica. Potenzialmente qualsiasi cosa può essere, ad oggi, stampata in tre dimensioni, senza più limiti.
Noi di Bilcotech, come Chuck Hull, crediamo fortemente in questo mondo e nelle sue potenzialità. E tu invece che stai aspettando ad entrare nel fantastico mondo 3D?
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Fonte immagini: Google