Nel 2011 l’imprenditore Den Saphiro, dopo avere venduto il suo sito di shopping comparativo Sparkbuy, fonda Glowforge.
L’idea di Saphiro nasce dopo avere sperimentato una macchina industriale chiamata CNC Laser Printer Engraver utilizzata da aziende come Apple e Boeing per le produzioni su larga scala.
La macchina in questione pesa 700 libre e ha un costo che varia dai 10000 $ ai 30000$.
L’idea di Den Saphiro è stata quella di poter rendere accessibile la tecnologia, così come è successo per la stampa 3d, al mercato consumer e alle piccole e medie aziende riducendone gli ingombri, i prezzi, i costi e le tempistiche di manutenzione.
Il team Glowforge progetta una macchina con un ingombro di 965 mm x 527 mm x 210 mm ad un prezzo di 6995 $ per la versione Pro e di 3995 $ per la versione Basic.
Saphiro grazie a questa intuizione riceve 9 milioni di dollari di finanziamenti da Foundry Group e True Venture.
Tra gli investitori di questo progetto interessante, che tra il settembre e l’ottobre del 2015 ha venduto in pre – ordine 10000 unità per un totale di 27,9 milioni di dollari dando vita alla più grande campagna di pre-ordine crow-founding mai realizzata sino a quel momento, troviamo anche il co-founder di MakerBot Bre Pettis e l’ex Ceo.
Analizzandone le caratteristiche notiamo che la scocca di GlowForge è stata realizzata in plastica e che le guide sono lineari in alluminio estruso personalizzate con supporto per ruota a V azionate da cinghie Motion con asse Y a doppio passo ibrido e asse X con stepper ibrido a passo singolo.
Il raffreddamento interno è autonomo a ciclo chiuso.
A rendere accessibile e di facile utilizzo il prodotto, oltre all’ingombro esiguo e al prezzo accattivante, il team Glowforge progetta un sistema connettibile al wi-fi e compatibile con una vasta gamma di software per la progettazione digitale.
Inoltre, il suo software compatibile con formati file jpg, pdf, svg e altri, è dotato di un’interfaccia semplice e potente che trascina e rilascia il layout con l’anteprima della telecamera in tempo reale; con questo sistema si rende possibile il posizionamento del disegno direttamente sul materiale e quindi la scansione automatica dei disegni senza la necessità del software di progettazione e riducendo i tempi necessari all’impostazione della macchina in relazione al lavoro da svolgere.
La profondità massima del materiale è illimitata per la versione GlowForge Pro, mentre per la versione Basic è di 455 mm.
La loro area di taglio è di 279 mm di profondità e 495 mm di larghezza con un’altezza massima del materiale senza vassoio di 50 mm o 13 mm con vassoio.
Anche il suo sistema ottico è stato progettato per ridurre le tempistiche necessarie all’impostazione e all’avvio dei lavori trattandosi di un laser a co2 con tubo in vetro personalizzato in grado di funzionare in modo continuo a 10600 nm (40 watt per il modello base e 45 watt per il modello Pro).
Il sistema ottico è calibrato e sigillato dalla casa madre e non richiede ulteriori operazioni per gli allineamenti da parte dell’utente consentendo di raggiungere gradi elevati di precisione nei dettagli.
Inoltre, la sua misurazione a bassa potenza scandisce la superficie permettendo di determinare l’altezza esatta.
La lente si muove internamente su e giù all’interno della testina permettendo di stampare su materiali con spessore fino a 13 mm e la sua messa a fuoco po’ essere spostata tra le passate d’incisione.
Ciò consente incisioni con profondità dettagliate e con l’opzione messa a fuoco manuale il laser può essere focalizzato ad un’altezza precisa per sperimentare una serie di tec.
Anche la gamma dei materiali con i quali è possibile lavorare è interessante.
Alcuni si possono sia incidere che tagliare come il legno, i tessuti, la carta, la pelle, il cartone, il plexiglass, il delrim, il nylar, la gomma da cancellare, il sughero, la carta vetrata e altri.
Altri materiali come per esempio il vetro, la pietra, i timbri di gomma, il titanio e l’alluminio anodizzato si possono solamente incidere.
La differenza sostanziale tra le due versioni proposte da Glowforge, oltre che nel prezzo, la troviamo anche nel laser; quello della versione Pro è un dispositivo laser CDRH di classe 4 con precisione di posizionamento fino a 0,025 mm e incisione fino a 1355 DPI, mentre la versione Basic è un dispositivo laser CDRH di classe 1.
Glowforge Pro, inoltre, garantisce ottiche di qualità superiore con una maggiore potenza del fascio e velocità di taglio più elevate rispetto alla versione Basic, un raffreddamento termoelettrico a stato solido potenziato e una doppia garanzia.
Sia la versione Basic che la versione Pro hanno un consumo energetico di picco di 800 watt che raggiunge i 1400 watt con l’aggiunta del filtro aria Glowforge.
Anche il filtro Glowforge esce con il prezzo decisamente accattivante di 995 $ e permette di potere utilizzare ovunque la propria macchina rendendola praticamente “portatile”, eliminando anche costi e impegni logistici per la predisposizione dell’ambiente di lavoro all’utilizzo della tecnologia.
Glowforge si propone con un prodotto ad alte prestazioni economico, versatile ed estremamente comodo.
Ancora una volta rendere accessibile la tecnologia risulta essere una carta vincente e un’ottima soluzione per poter penetrare il mercato e allargarlo al maggior numero di utenti possibili offrendo delle soluzioni valide a prezzi accessibili a tutti.
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