Come tutti ben sanno, grazie anche alle immagini riportate nei libri di scuola, la nobile arte dell’oreficeria è una pratica antichissima: numerose sono infatti le testimonianze archeologiche ritrovate nelle necropoli e nelle tombe reali della Mesopotamia e dell’Antico Egitto, ma anche tra i siti storici della Grecia ellenistica e della precedente età micenea, per non parlare della splendente epoca Etrusca e Romana. L’oreficeria e nello specifico la gioielleria si sono poi evolute nei secoli, fino ad arrivare ai giorni nostri.
Cosa è cambiato? Possiamo affermare che nel tempo sono due i principali mutamenti avvenuti nel settore gioielleria: la sua funzione e i metodi di produzione. Per quanto riguarda la funzione, nel corso della storia i gioielli sono sempre stati sfoggiati da nobili e monarchi come simbolo di ricchezza e potere, sono serviti come merce di scambio, o per finanziare guerre e sono stati sepolti per accompagnare personalità illustri nel loro viaggio nell’aldilà. Oggi la funzione del gioiello si è ridotta solamente all’estetica, (o al massimo al valore affettivo di chi ce l’ha donato), svuotandosi quindi di tutti i significati sociali, antropologici o religiosi. Di conseguenza, dato che, soprattutto nella società occidentale, il gioiello sia diventato solo un accessorio estetico e alla portata di tutti, si è palesata una nuova necessità: produrre un oggetto prezioso che sia soprattutto unico e originale. È proprio di fronte a questa nuova necessità che entra in gioco l’additive manufacturing, tecnologia che sta cambiando i metodi di produzione e lavorazione nella gioielleria.
La stampa 3D per la gioielleria sta rivoluzionando il settore orafo, segnando il cambiamento dall’artigianalità all’ingegnerizzazione del gioiello. Attenzione però, artigianalità e ingegnerizzazione non sono due emisferi separati! Infatti le stampanti 3D professionali non cancelleranno la figura dell’artigiano come molti temono, anzi, renderanno sempre più centrali le sue competenze e il suo approccio alla produzione.
Ma come si costruisce un gioiello con la stampa 3D? Per prima cosa, si parte dall’idea creativa del designer, il quale, dopo aver realizzato un bozzetto fatto a mano, andrà a creare mediante specifici programmi CAD 3D un disegno tridimensionale rappresentante il gioiello in scala reale. Il software ideale per la progettazione di gioielli è sicuramente 3Design, l’unica soluzione Software CAD 3D All-in-One con tecnologia Parametrica/Associativa dedicata alla gioielleria. 3Design è il software leader di mercato con le sue funzionalità innovative per la gioielleria, l’orologeria e gli accessori moda, compatibile sia con i sistemi Mac che Windows.
In seguito, attraverso la tecnologia additiva della stampa 3D, il disegno digitale verrà stampato in tre dimensioni. Ottenuto il pezzo stampato in 3D, ovvero il “positivo” in resina o cera, viene realizzato uno stampo con la tecnica della cera persa in un forno a elevatissima temperatura per ottenere il negativo del gioiello, dove verrà poi colato il metallo desiderato per coniare definitivamente il gioiello stesso.
Oggi sempre più marchi prestigiosi della gioielleria e dell’oreficeria, dal laboratorio orafo alla grande azienda, stanno utilizzando una stampante 3D per ideare, prototipare, verificare rapidamente il design e decidere quali gioielli produrre.
Quale stampante 3D scegliere per la gioielleria? La stampante 3D stereolitografia laser Form 2 di Formlabs è lo strumento ideale per realizzare modelli 3D per la gioielleria, anche grazie alla possibilità di stampare con materiali specifici per le applicazioni di questo settore, come la resina calcinabile.
La Castable Resin di Formlabs ha un aspetto opaco simil-cera, facile da controllare e da stampare. Questo materiale è in grado di raggiungere:
- una precisione incredibile: cattura anche i dettagli più complessi, dalle punte ai fori per i pezzi di gioielleria, ideale per l’incastonatura di pietre preziose e la creazione di lineamenti delicati.
- una straordinaria fattura dei dettagli: per creare delicate filigrane, iscrizioni e perline con estrema cura.
- una finitura superficiale superiore: per ottenere superfici più lisce subito dopo la stampa, per effettuare minimi ritocchi prima della colata, riducendo i tempi di finitura e la perdita di metallo.
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La gioielleria stampata con la nuova resina calcinabile Formlabs brucia in modo pulito, in modo tale che, dopo la stampa, i pezzi siano subito pronti per la finitura. Recentemente Formlabs ha introdotto anche nuove impostazioni per la Form 2, pensate appositamente per la stampa di alta gioielleria. Queste impostazioni di stampa sono state ottimizzate per tutti gli spessori del layer di resina calcinabile, raggiungendo un significativo miglioramento nella velocità e nella qualità delle stampe tridimensionali. Inoltre, grazie alla grande area di stampa, con la stampante 3D SLA Form 2 possono essere stampati più anelli in una sola volta in modo che il cliente possa provare lo stesso design in diverse proporzioni.
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Vi consigliamo inoltre un accessorio appositamente pensato per il settore gioielleria: il fornetto BBCure Jewellery di Meccatronicore indispensabile per completare l’asciugatura dei vostri prodotti in resina, particolarmente adatto a finalizzare la resina calcinabile e tutte le resine standard.
Sei un professionista nel settore della gioielleria e il tuo laboratorio non è ancora dotato di una stampante 3D? Non ti preoccupare, sei ancora in tempo per rimediare! Acquista la tua stampante 3D professionale sul nostro store.bilcotech.it oppure contattaci via mail (sales@bilcotech.it) o chiamaci al 3290787552 per ricevere tutte le informazioni di cui hai bisogno!